Giuliana Cancedda

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Giuliana Cancedda: Fotografando

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Giuliana Cancedda nasce a San Gavino Monreale nel 1956.

Giuliana si avvicina alla fotografia nel 1983 quando studia Fotografia Analogica e Composizione presso il Centro San Fedele nell'Accademia d'Arte di Brera a Milano.

Corso di Studio della quale è Direttrice la grande Fotogiornalista Giuliana Traverso.

Da questa Maestra, Giuliana attinge a piene mani, sia tecnicamente che artisticamente e umanamente; acquisisce anche i concetti di Comunicazione di una immagine fotografica e l'approccio col soggetto/i da fotografare. Ma più di tutto lo studio della luce, essenza stessa della Fotografia.

Da quel momento continua a sperimentare le straordinarie possibilità espressive della Fotografia Analogica, cimentandosi nello sviluppo della pellicola e stampa in Camera Oscura.

Partecipa a numerose mostre collettive presso la Galleria D'Arte Il Diaframma in Milano, si dedica a lungo alla Street Art tutto rigorosamente in bianco/nero.
 
Partecipa a numerose esposizioni in Sardegna.

Frequenta poi alcune lezioni di fotografia Digitale che le consentono di avvicinarsi alle nuove frontiere della Creatività. Questo le permette di abbandonare il mezzo Convenzionale per le Avanguardie Fotografiche.

Per Villacidrarte nel maggio 2013 espone 10 lavori frutto della sperimentazione digitale.

A luglio 2013 la sua Mostra Personale viene accolta nel Museo Ornitologico della Sardegna, nell'ambito del Festival Internazionale APPETITOSAMENTE a SIDDI.

(Contributo di Ivana Cabriolu.)


"Nella mia fotografia prendo ispirazione dai pittori impressionisti francesi, non solo per la qualità sognante del loro lavoro, ma anche per il loro atteggiamento verso la vita.

Non apprezzati dai loro contemporanei, non hanno avuto paura di rompere le regole, al fine di creare qualcosa di unico e originale.

La creazione delle mie immagini mi ha costretto a guardare con più attenzione il mondo e, metaforicamente, la fotografia è stata anche un cammino di introspezione e scoperta personale.

Il mio stile non possiede regole, se non la mia curiosità dinanzi a ciò che mi circonda, insomma credo di essere piuttosto anarchica. Certo rimane sempre valida la conoscenza della composizione, la luce, ma e’ indubbio che questo stile mi consente una maggiore libertà.

E così sono in grado di sperimentare con la messa a fuoco o con la sua mancanza, il movimento della fotocamera o i diversi tempi di posa, per ottenere una creatività notevole".

Giuliana Cancedda