Rumi e l’unione col Divino

di Sara Carvone

Un Percorso verso la Luce Interiore per il mondo moderno

Da quando le antiche civiltà hanno sviluppato la scrittura, parecchi messaggi sono stati veicolati.
Alcuni futili, altri pratici e altri ancora fanno sfoggio di un potere immane – sia dal lato mondano sia da quello spirituale – basti pensare al Codice di Hammurabi e al Libro dei Morti egizio.
Ma cosa lega di preciso questi testi, così importanti per l’antica umanità col poeta di cui parleremo oggi?
Certamente l’intensità del messaggio che si vuole trasmettere.
Nel vasto panorama dei maestri spirituali, pochi hanno illuminato le menti e i cuori delle persone con la stessa intensità e profondità di Jalal ad-Din Muhammad Rumi. Noto semplicemente come Rumi, questo mistico persiano del XIII secolo continua a esercitare un'attrazione senza tempo attraverso le sue parole intrise di saggezza e amore universale.
Rumi incarna una profonda spiritualità che ha ispirato generazioni. La sua saggezza trascendente e la sua connessione con il divino sono evidenti nei suoi versi intrisi di profonda contemplazione: è noto per la sua capacità di esprimere la complessità dell'amore divino attraverso la poesia mistica.
La sua opera più celebre, il "Mathnawi," è un capolavoro che tratta la spiritualità e la ricerca della verità interiore.
La centralità dell'amore nella filosofia di Rumi è evidente nelle sue poesie. Per lui, l'amore è il veicolo attraverso cui ci connettiamo con il divino e raggiungiamo la comprensione più profonda della vita. Le sue parole toccano il cuore dei lettori, invitandoli a esplorare la dimensione spirituale dell'esistenza.
Rumi incoraggia la ricerca interiore come mezzo per scoprire la propria divinità interiore. I suoi insegnamenti sottolineano la necessità di superare l'ego e le barriere materiali per raggiungere una connessione più profonda con il sacro. La sua poesia è una guida per coloro che cercano la verità, invitandoli a superare le limitazioni del mondo fisico e ad abbracciare l'essenza spirituale.
La tolleranza e l'accettazione sono altri aspetti chiave della spiritualità di Rumi. La sua visione inclusiva abbraccia l'umanità nella sua diversità, promuovendo l'unità attraverso l'amore e la comprensione reciproca. Rumi ci insegna che la spiritualità va oltre le divisioni superficiali e che la vera comprensione arriva quando siamo disposti a superare le differenze.
Durante la lettura possiamo quindi accorgerci di quanto la mente logica diventi superflua: è l’anima a parlare e dobbiamo capire il suo linguaggio e – venendo presi per mano dal poeta stesso – saremo condotti tramite le sue liriche lungo un sentiero di auto esplorazione e rinnovamento spirituale. Egli ci incoraggia a guardare dentro di noi, oltre le apparenze materiali, per scoprire la verità eterna che risiede nel nostro nucleo.
Rumi ci ricorda che siamo tutti gocce nell'oceano dell'esistenza divina, e che la nostra vera natura è quella di fondersi con il Divino. Attraverso la pratica della meditazione e della contemplazione, egli ci guida verso un senso di unità e armonia con l'Universo e a fluire con il corso della vita, fiduciosi che tutto ciò che accade è parte di un disegno più grande e più saggio.
Al giorno d’oggi vi è certamente bisogno di riscoprire queste liriche: non solo perché ora più che mai le parole di Rumi risuonano con una potenza e una rilevanza straordinarie ma, soprattutto perché nel caos e nella confusione del mondo moderno, i suoi insegnamenti ci offrono un rifugio di pace interiore e saggezza eterna.
La mia speranza, forse un po' vana e ingenua, è che attraverso le sue poesie e la forza dei suoi insegnamenti Rumi possa ispirare milioni di persone in tutto il mondo nella ricerca della verità dentro di sé e a diffondere amore e compassione ovunque vadano.
In conclusione, l'eredità spirituale di Rumi è un faro di luce nel buio, una guida per coloro che cercano significato e scopo nella vita. Le sue parole ci ricordano che, anche nelle tempeste della vita, possiamo trovare la pace e la serenità dentro di noi, se solo ci apriamo al potere trasformativo e alchemico della conoscenza dell’anima.

Sara Carvone