Niente di nuovo sul fronte occidentale

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"Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Erich Maria Remarque (illustrato da Marco Cazzato) - Neri Pozza, 2020.

Kantorek è il professore di Bàumer, Kropp, Muller e Leer, diciottenni tedeschi quando la voce dei cannoni della Grande Guerra tuona già da un capo all'altro dell'Europa. Ometto severo, vestito di grigio, con un muso da topo, dovrebbe essere una guida all'età virile, al mondo del lavoro, alla cultura e al progresso.

Nelle ore di ginnastica, invece, fulmina i ragazzi con lo sguardo e tiene così tanti discorsi sulla patria in pericolo e sulla grandezza del servire lo Stato che l'intera classe, sotto la sua guida, si reca compatta al comando di presidio ad arruolarsi come volontari. Una volta al fronte, gli allievi di Kantorek - da Albert Kropp, il più intelligente della scuola a Paul Bàumer, il poeta che vorrebbe scrivere drammi - non tardano a capire di non essere affatto «la gioventù di ferro» chiamata a difendere la Germania in pericolo. La scoperta che il terrore della morte è più forte della grandezza del servire lo Stato li sorprende il giorno in cui, durante un assalto, Josef Behm - un ragazzetto grasso e tranquillo della scuola, arruolatosi per non rendersi ridicolo - viene colpito agli occhi e, impazzito dal dolore, vaga tra le trincee prima di essere abbattuto a fucilate. Nel breve volgere di qualche mese, i ragazzi di Kantorek si sentiranno «gente vecchia», spettri, privati non soltanto della gioventù ma di ogni radice, sogno, speranza.

«Commuovere il lettore con la forza delle parole,e destarne insieme cuore e mente, è il dono straordinario di Remarque».The New York Times.
«Uno di quegli scrittori che risvegliano un senso di gratitudine: perché ci offrono una seconda patria». Domenico Quirico.

Pubblicato per la prima volta nel 1929, e da allora oggetto di innumerevoli edizioni, Niente di nuovo sul fronte occidentale viene considerato uno dei più grandi libri mai scritti sulla carneficina della Prima guerra mondiale, il tentativo, perfettamente riuscito, di «raccontare una generazione che - anche se sfuggì alle granate - venne distrutta dalla guerra» (E.M. Remarque).

Marco Cazzato, uno dei più importanti illustratori italiani, prestigioso collaboratore di numerose riviste, giornali ed editori nazionali e internazionali, illustra l'opera di Remarque con splendide immagini che restituiscono pienamente la drammaticità e l'intensità di un conflitto che, dominato dalla tecnica e da un impiego di mezzi di distruzione mai visto prima, segnò la fine della vecchia Europa. Erich Maria Remarque nacque a Osnabruck nel 1898. Nel 1916, in piena Grande Guerra, fu spinto ad arruolarsi volontariamente e nel 1917 fu spedito sul fronte occidentale, dove rimase gravemente ferito. Il suo primo romanzo pacifista, Niente di nuovo sul fronte occidentale, fu pubblicato nel 1929. Nel 1933 i nazisti bruciarono e misero al bando le sue opere. Riparato in Svizzera, vi risiedette fino al 1939, anno in cui si trasferì negli Stati Uniti. Nel 1948 tornò in Svizzera, dove visse e continuò a scrivere fino alla morte, nel 1970. Neri Pozza ne sta ripubblicando l'opera omnia. Marco Cazzato nasce nel 1975. Vive e lavora a Torino. Collaboratore dei maggiori quotidiani ed editori nazionali e internazionali, autore di diversi libri tra cui Mood (GRRRzetic Editore, 2010), Album (GRRRz Comic Art Books, 2016), Ritratti di umanità (Corraini Edizioni, 2020) con i testi di Elvira Dones, ha curato l'immagine per molti eventi, tra i quali il Torino Film Festival 2011 e per La Traviata di Giuseppe Verdi e Tasca di Giacomo Puccini per la Stagione lirica di Spoleto 2012 e 2013.