"L'uomo di Montevecchio" di Paolo Fadda - Delfino Carlo Editore & C., 2010.

Il volume è dedicato alla vita di Giovanni Antonio Sanna (1819-1875), promotore e proprietario del grande complesso piomboargentifero di Montevecchio, oltre che autorevole parlamentare, editore, giornalista e banchiere di livello nazionale.

"Diario del Risorgimento e Gavino Scano. Sangue diviso tra Chiesa e Stato" di Ilaria Muggianu Scano e Mario Fadda - Arkadia, 2011.

Attraverso le figure di Pietro Domenico E Gavino Scano, eminenti studiosi, politici di levatura, inseriti nel contesto più importante della società sarda dell’800, gli autori delineano uno spaccato di quello che fu un periodo importantissimo per lo sviluppo della nostra isola.

Leggi tutto: Diario del Risorgimento e Gavino Scano

"Cultura e società in Sardegna nei periodici della prima metà dell'Ottocento" di Giangiacomo Orrù - CUEC Editrice, 2011.

Questo lavoro rivolge l'attenzione ad alcuni aspetti della cultura sarda così come essa si esprime nelle pagine dei giornali ripercorrendo un arco temporale che va dalla fine del Settecento a tutta la prima metà dell'Ottocento, soffermandosi particolarmente sui cruciali per la Sardegna anni Quaranta.

Leggi tutto: Cultura e società in Sardegna nei periodici della prima metà dell'Ottocento

"Nel paese dei Moratti. Sarroch-Italia. Una storia ordinaria di capitalismo coloniale" di Giorgio Meletti - Chiarelettere, 2010.

26 maggio 2009. Mentre a Milano il presidente dell'Inter Massimo Moratti segue con apprensione i capricci dell'allenatore Mourinho e suo fratello Gianmarco tratta un prestito milionario con Banca Intesa, a Sarroch, in Sardegna, Daniele Melis, ventinove anni, Luigi Solinas, ventisette, Bruno Muntoni, cinquantotto, si preparano a entrare in una cisterna per lavori di pulizia e manutenzione.

Leggi tutto: Nel paese dei Moratti. Sarroch-Italia

"Su connottu" di Romano Ruju - Il Maestrale.

E' l'aprile 1868 e Nuoro è sconvolta dalla sommossa popolare. Gli amministratori vogliono privatizzare le terre pubbliche. «A su connottu» è il grido che scandisce la rivolta. È il grido di chi difende con forza la 'consuetudine' (connottu, in lingua sarda), invocando il ritorno al sistema comunitario di gestione delle terre. Un'opera drammatica che da voce agli oppressi. Un canto tragico, fra ballata popolare e requisitoria politica.