Il tempo di Sua Grazia

Iperborea
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"Il tempo di Sua Grazia" di Eyvind Johnson (traduzione dallo svedese di Andreas Sanesi, postfazioni di Monica Setterwall Wranne e Fulvio Ferrari) - Iperborea, 1960.

 

È un mondo così vicino e così lontano dal nostro, quello dei longobardi: costumi, intrighi e passioni ci riportano a quella zona d’ombra della storia occidentale in cui lo splendore politico e intellettuale dell’antichità classica si oscura, si contamina, si trasforma in qualcosa di nuovo, dai contorni ancora incerti e mobili.

In questo mondo antico e giovane, tempestoso ed eroico, si svolge la vicenda di Iohanniperto Lupigis, nobile longobardo e nipote del dotto diacono Anselmo. Innamorato fin dall’infanzia della bella Angila, Iohanniperto si lascia spingere dall’amore a prendere parte alla disperata rivolta contro Carlo Magno ordita dal padre della fanciulla. Ma il risultato di questo atto di ribellione saranno lunghi anni di separazione e di sofferenza. Solo quando Iohanniperto avrà smesso le vesti dell’ardito guerriero per assumere quelle di raffinato intellettuale alla corte dell’imperatore avrà modo di ritrovare Angila e sottrarla alla sua umiliazione. Romanzo storico accuratamente documentato e avvincente, Il tempo di Sua Grazia apre a ogni sua pagina nuove prospettive su questioni che hanno interrogato generazioni di lettori: su tutte quella del rapporto sofferto, di opposizione e di identificazione, di avversione e di complicità, che intercorre tra intellettuali e governanti, tra chi gestisce il potere e chi vorrebbe modificarlo, condizionarlo o addirittura abbatterlo. Una lettura che ci trasporta in un passato drammatico senza permetterci di dimenticare la drammaticità del presente.


RECENSIONI:

Il Messaggero Veneto - Mario Turello (29/9/2005)
Cividale ha il suo grande romanzo (157 Kb)

(La Stampa) - Marta Morazzoni (30/9/2005)
Dal profondo odio all'ammirazione per il re dei Franchi