Megalex. L'angelo gobbo

Fumetti
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"Megalex. L'angelo gobbo" di Alejandro Jodorowsky e Fred Beltran - Grifo Edizioni, 2002.

Il primo volume, intitolato L'Anomalia ci aveva trascinati in un mondo spietato, conformato alla terribile legge di un'autorità eterna ed inumana: Megalex il pianeta-città, abitato da cloni dalla vita ad orologeria, perpetuamente storditi da ogni sorta di surrogati di emozione, dagli olovideo agli psicotropi.

Avevamo assistito alla fuga dell'Anomalia, un poliziotto senza nome programmato per saltare in aria dopo quattrocento giorni di utilizzo, diverso dai suoi fartelli di provetta per un imprevedibile errore di clonazione (o per l'intervento dell'entità aliena che periodicamente fa breccia nelle difese della città); lo avevamo lasciato in balìa di una guerrigliera vestita di foglie (di una sola, enorme foglia tagliata e cucita a mo' di salopette), in caduta libera lungo l'interno cavo di un colossale vegetale senziente. Dopo soli due anni d'attesa (più fortunati dei cugini d'oltralpe, che invece aspettano dal 1999) e un cambio di casa editrice (di nome, almeno) ritroviamo l'anonimo, colossale ex-poliziotto ed ex-cittadino accolto dalla comunità di esuli-terroristi che, ritornati alla natura, fanno della loro vita una lotta perpetua contro il sistema corrotto di Megalex.