Captivi: Prigionieri nel Campidano

Da Il Filo della Memoria 2.0 - Biblioteca Multimediale di San Gavino Monreale (VS).

Da "Il Medio Campidano", n. 3, Marzo 2012.

Captivi: Prigionieri nel Campidano

La creatività dei giovani di San Gavino continua a dare buoni frutti

L'articolo de "Il Medio Campidano"

San Gavino Monreale si è dimostrata molto prolifica nel 2011. Qualche ragazzo ha pubblicato il suo primo romanzo, altri hanno creato contest di fotografia, tornei di beach volley, serate a tema, preso in mano e portato a termine una nuova edizione della Rassegna Regionale dello Zafferano. Altri ancora, invece, si sono armati di telecamera e attori creando un cortometraggio che è arrivato al suo secondo episodio: Captivi. Il film è prodotto dalla Library Factory un gruppo nato all'interno della Biblioteca Multimediale di San Gavino Monreale, per realizzare video e corti a tema letterario. Il corto fa parte di progetto di fiction, che prendendo spunto da un avvenimento reale, cerca di indirizzare all'approfondimento del tema trattato, consigliando vari libri sull'argomento. Il titolo scelto indica una sorta di prigionia, la stessa dei protagonisti del corto, una prigione dalla quale non si può vedere la verità, la logica dietro alle stragi di potere. I personaggi del film saranno "Captivi" (prigionieri) finché non verranno svelati rutti i misteri dell'ideologia stragista. Captivi nasce dalle sapienti mani e menti di Ruggero Ruggeri e Fabrizio Serra, autori e registi del progetto che si snoderà in quattro episodi. Due sono già online e visibili su Metacafe e Vimeo da fine dicembre e hanno accolto discreti riscontri, nonché le critiche degli spettatori di cui i due registi faranno tesoro in vista delle prossime riprese che avverranno, presumibilmente, la prossima estate. Gli attori naturalmente sono non professionisti ma hanno dato stile alle scene girate. Le riprese sono state effettuate in varie location, tra cui la stessa Biblioteca Multimediale, il Parco Rolandi di San Gavino Monreale, oltre che alcune case private. Pochi mezzi ma utilizzati al meglio, in modo da proporre un buon prodotto che alla fine lascia tante domande in attesa dei successivi atti. La storia parte da un disco in cui sono contenute delle informazioni molto importanti riguardo alcune stragi. Così, alcuni personaggi proveranno a far luce sugli eventi in una sequenza di azioni mozzafiato. Il tutto condito da una colonna sonora di grande impatto e ben inserita nel contesto del film. Insomma, due episodi da non perdere che non mancano di suspance e di invenzioni sceniche. Un altro esempio di come i giovani di San Gavino Monreale, quando non ostacolati, possono mettere a frutto il proprio ingegno con grande fantasia e capacità.

Simone Spada