Il fiume dell'oppio

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"Il fiume dell'oppio" di Amitav Ghosh - Neri Pozza, 2011.

Tra il porto cosmopolita di Canton e le acque agitate dell’Oceano indiano, il nuovo romanzo di Amitav Ghosh è ambientato nell’Oriente del XIX secolo alla vigilia della Prima guerra dell’oppio: un mondo affascinante, misterioso e proibito, teatro delle imprese di spregiudicati mercanti e temerari pionieri. 

Dopo Mare di papaveri, il primo romanzo della cosiddetta “Trilogia della Ibis”, l’avventura riprende a scorrere impetuosa nel Fiume dell’oppio. L’azione ricomincia laddove si era interrotta nel volume precedente, ma questo nuovo libro si può leggere anche come un romanzo a sé stante che ci regala una storia di ampio respiro degna dei grandi romanzi d’avventura ottocenteschi. Una storia con cui Amitav Ghosh ricostruisce e documenta sapientemente l’incrocio di culture diverse, cinese, indiana e europea, e ci racconta le guerre, i naufragi, i traffici leciti e illeciti, i conflitti d’interessi e le ipocrisie che hanno gettato le basi del mondo odierno e globalizzato. In primo luogo le Guerre dell’oppio che sancirono la definitiva espansione dell’Impero britannico in Cina e nei mercati orientali: avvenimenti in cui Ghosh individua uno spartiacque epocale e l’origine misconosciuta dei fermenti che hanno creato il XXI secolo. Sullo sfondo della Storia reale, ricostruita con attenzione e dovizia di particolari, si snodano le vite romanzate di mercanti, soldati della Compagnia delle Indie orientali, marinai di etnie e lingue diverse, artisti e nobiluomini decaduti. Tra questi Bahram Modi, il mercante parsi partito da Bombay alla volta di Canton con il suo vascello Anahita, completamente pieno di oppio. A meno di cento miglia dalla meta, un fortunale ha sorpreso la nave e l'intero carico di oppio si è sganciato. Buona parte del prezioso carico è andata perduta proprio quando Bahram contava di arrivare presto a Fanqui-town per poterlo vendere e ripagare i debiti che lo assillano. Qui il destino di Bahram si incrocia con quello di Neel, il raja in rovina fuggito al naufragio della Ibis, che diventa spettatore privilegiato degli avvenimenti che sconvolgeranno la comunità dei mercanti stranieri di stanza a Canton. I venti di guerra già soffiano alla bocca del Fiume delle Perle dove stanno per finire i tempi in cui gli uomini della Compagnia delle Indie facevano affari d’oro smerciando l’oppio con la connivenza di mandarini corrotti e compiacenti. Un nuovo commissario è stato inviato dall’imperatore cinese: è determinato, astuto e incorruttibile ed è fermamente deciso a stroncare il mercato illegale di droga che sta corrodendo l’anima e il corpo dell’impero celeste.  Romanzo dei destini incrociati, epopea di popoli, lotte e riscatti, Il fiume d’oppio è una storia corale, ricca di personaggi affascinanti e avvenimenti sorprendenti, un libro definito dal Daily Mail“ipnotico come un sogno indotto dall’oppio”, capace di restituire il piacere della lettura anche i lettori più consumati.