Civiltà sommerse

Hermetica
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"Civiltà sommerse" di Graham Hancock - Corbaccio, 2002.

Cinque chilometri al largo della costa sud-orientale dell'India, sommersa a una profondità di 23 metri sotto le acque torbide e infestate di squali del golfo del Bengala, siede sul fondo del mare un'antica struttura, opera dell'uomo.

La struttura ha la forma di una U, come un enorme ferro di cavallo; il perimetro misura 85 metri e le mura sono spesse 1 metro di altezza. La scoperta fu effettuata nel marzo del 1991 da un team di archeologi subacquei del National Institute of Oceanography indiano (Nio), che era al lavoro al largo della costa di Tranquebar-Poompuhur dello stato di Tamil Nadu, nei pressi di Nagapattinam. Il loro equipaggiamento comprendeva un sonar a esplorazione laterale, che trasmette un segnale acustico fino ad oltre 1000 metri e misura l'intensità dell'eco di ritorno. Trascinato a rimorchio di una nave oceanografica, il sonar a esplorazione laterale è in grado di costruire delle mappe accurate dei profili del fondale marino e di identificare qualsiasi anomalia di provenienza ovvia, come ad esempio i resti di un naufragio. Il 7 marzo del 1991 il sonar segnalò i resti di un naufragio alla profondità di 19 metri. 1 sub lo visitarono 1'8 e il 9 marzo, e scoprirono dispersi sul fondo del mare circostante parecchi oggetti, tra i quali dei lingotti di piombo e un cannone di ferro. Il rapporto ufficiale del programma di ricerca recita per quel giorno: