Morte di un dissidente

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"Morte di un dissidente" di Alex Goldfarb con Marina Litvinenko - Longanesi.

La morte dell'ex ufficiale dei servizi segreti russi Aleksandr (Sasa) Litvinenko nel novembre 2006, avvelenato da un raro elemento radioattivo, solleva grande scalpore nel mondo intero.

I sospetti puntano subito sull'FSB (l'erede del KOB) e sul regime di Putin, mentre le tracce radioattive del polonio paiono illuminare a ritroso fino in Russia il percorso fatale seguito dai suoi killer. Ma cos'è accaduto, in realtà? Perché Litvinenko è stato ucciso? Che cosa sapeva?
Le uniche due persone in grado di dare un resoconto completo della vita (e della morte) di Sasa Litvinenko sono proprio Alex Goldfarb, suo caro amico, e la vedova, Marina. Una vita che, sin dal 1998, quando denuncia l'FSB per avergli ordinato di eliminare il magnate Boris Berezovskij, Litvinenko dedica a smascherare i più scomodi segreti dell'Agenzia di cui faceva parte. Dopo una rocambolesca fuga a Londra nel 2000, consacra i sei anni successivi a indagare su una serie di scandali che rivela radici sempre più estese e corrotte, cui s'intrecciano la guerra in Cecenia, sanguinosi attentati a spese di civili innocenti e la morte di oligarchi, politici e giornalisti russi. Una lotta per la verità particolarmente fastidiosa per il Cremlino, alla quale Litvinenko ha sacrificato la propria vita. Sarà la sua morte a costringere il mondo ad ascoltarlo.