Il segreto del D-Day

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"Il segreto del D-Day. La verità sulle spie che ingannarono Hitler" di Ben Macintyre - Mondadori, 2014.

6 giugno 1944, D-Day. Il giorno che ha segnato le sorti della Seconda guerra mondiale e dell'Occidente intero. Un'immane operazione bellica.

Dietro la quale c'è stata una prodigiosa azione di intelligence. O, meglio, di inganni. Al centro di tutta l'operazione, nome in codice "Fortitude", c'era il sistema "Double Cross", volto a trasformare le spie dei tedeschi in doppiogiochisti e a creare una squadra di agenti che, con coraggio e spregiudicatezza, è riuscita a convincere i nazisti che l'attacco alleato avrebbe avuto luogo a Calais e in Norvegia. I loro nomi in codice erano Bronx, Brutus, Treasure, Trycicle e Garbo. Un gruppo bizzarro quanto efficace, composto da una seducente peruviana bisessuale, un pilota mingherlino, una volubile francese, un playboy serbo e un allevatore di polli spagnolo. Non hanno combattuto sulle spiagge di Omaha, ma hanno salvato ugualmente migliaia di vite umane. Questa, raccontata per la prima volta, è la loro storia, che svela i retroscena della più grandiosa azione di depistaggio mai tentata. Ben Macintyre, con il suo stile narrativo accattivante e con rigoroso rispetto della documentazione storica, riesce a far rivivere sulla pagina non le tecniche e le strategie, ma gli uomini e le donne. Quegli uomini e quelle donne che hanno cambiato il corso della Storia.