Percy Bysshe Shelley. Poesie

Poesia
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"Percy Bysshe Shelley. Poesie" - BUR Biblioteca Universale Rizzoli, 1998.

"E il chiarore del sole abbraccia la terra / e i raggi della luna baciano il mare. / Per cosa tutto questo lavoro tenero / se tu non vuoi baciarmi?".

L’ambizione di Shelley era di fondere nella sua poesia le cosmologie e cosmogonie arcaiche, affermandosi il “riconosciuto legislatore del mondo”, come erano stati Orfeo e Pindaro. Il verso o la parola isolati lo urtano. Ogni parola deve gettare onde e suoni attorno a sé. Riempire periodi sempre più vasti, sintassi sempre più gonfie, adornarsi di cascate di aggettivi. Egli vuole abbracciare tutte le forme che pensano e vivono, tutto il possibile, tutto l’immaginabile. La meta è l’unione dell’amore e della morte nell’estasi.
In questa antologia shelleyana, Giuseppe Conte ha tradotto ampi e significativi passi del "Prometeo liberato" e dei poemetti più lunghi, e una scelta delle poesie migliori disponendo i testi in due parti e secondo un criterio cronologico.