"I sogni della città bianca" di Sergio Atzeni - Il Maestrale.

A cura di Giuseppe Grecu.
Come uno specchio deformante le storie del narratore riflettono desideri e aspirazioni della varia umanità che popola la'città bianca'; eroici implacabili sogni di rinnovamento che scuotono una realtà in perpetua attesa del miracolo che la salvi. Nei ventisette racconti risalenti ai primi anni '80, si dispiega la tenace volontà di raccontare, e di raccontarsi, di un giovane talento letterario, ormai alle soglie della grande stagione dei romanzi.

"Una ignota compagnia" di Giulio Angioni - Il Maestrale.

lo non sapevo fare nulla. Ed eccomi a '^Milano specialista in confezioni per signora». Dalle cronache della fine del millennio appena scorso, un racconto di amicizia e di lavoro, di donne e di speranze in uno strano incontro milanese tra un africano e un sardo che si conoscono, si riconoscono, si raccontano, cercando di capire e di farsi una vita almeno provvisoria nella metropoli sconosciuta. E c'è un brutto affare, che infine cambia tutto.

"Alba dei giorni bui" di Giulio Angioni - Il Maestrale.

Premio Dessi'.
A trentasei anni Alba Pistis osserva smarrita le macerie della propria famiglia. È la sorella maggiore di due gemelli, maschio e femmina, ma si è sempre sentita loro madre, e il carico è aumentato dopo la morte dei genitori. Qualcosa però è cambiato: Alba non riconosce più quei fratelli cresciuti di nascosto che ora negano il suo ruolo. Con un silenzio che fa male,Valentina partirà, lasciando Alba sola in lotta con la tossicodipendenza di Carlo.

"Il cattivo cronista" di Francesco Abate - Il Maestrale.

Come ci è finito Rudy, il "cattivo cronista" di questa storia, steso su un letto d'ospedale, delirante di morfina, con braccia e gambe rotte e tutti che vogliono complimentarsi con lui? Lo si saprà avventurandosi all'indietro in un anno della sua esistenza. Lo si saprà seguendo Rudy Saporito, cronista di nera, fra la redazione del suo giornale e le periferie di una grande città di mare. Nella giostra di una vita priva di scrupoli... salvo imprevisti.

"Oltremare" di Mariangela Sedda - Il Maestrale.

Grazia emigra in Argentina e lascia la sorella Antonia con l'anziana madre nel piccolo paese sardo di Olai. Ma il rapporto continua nei 15 anni di scambio epistolare che compongono il romanzo. Nella corrispondenza episodi privati s'intrecciano agli avvenimenti della storia collettiva. Le speranze del dopoguerra giocano in chiaroscuro con le paure per le inquietanti premesse del fascismo. Su tutto e nonostante tutto, la tensione di un filo che tiene, oltremare.

"Scenari d'esilio" di Maria Giacobbe - Il Maestrale.

Quindici parabole.
Più che racconti, parabole. Narrazioni allegoriche che, dopo il successo danese, sono presentate ora al lettore italiano. L'esilio è qui condizione variamente vissuta dai personaggi, entro «scenari» che di quella condizione sono proiezioni. Gli esili esistenziali si traducono in paesaggio denso di immagini che investono il lettore per forza visionaria, immergendolo in una realtà che è sempre figura di inappartenenze, ritorni, ricerche, fughe.

"Pòju Luàdu" di Maria Giacobbe - Il Maestrale.

Un tempo era Pòju,'pozza d'acqua': villaggio di un'immaginaria geografia isolana. Il sarcasmo dei suoi abitanti ha aggiunto Luàdu, 'avvelenato', inquinato da una modernità malintesa. Nella nativa Pòju ha deciso di tornare il giramondo Ciro, vecchio e vedovo. Il passato abita le sue giornate, ma lui non ha smesso di voler provare la vita, spinto da senso d'indipendenza. Sull'evolversi di un epos quotidiano s'innestano personaggi e vicende del romanzo.

"La doppia radice" di Luciana Floris - Il Maestrale.

Sardegna fascista: una comunità di forestieri è impegnata nella bonifica dei territori di Mussolinia (oggi Arborea). Qui inizia la vicenda di una famiglia che si conclude ai nostri giorni. Dal flusso della memoria affiorano i tanti volti che foggiano la trama di un ricco corredo identitario. Vite sconvolte dalla guerra, segnate da abbandoni. Piccoli e grandi eventi si innestano per raccontare una doppia radice linguistica e culturale.

 

"Si chiama Violante" di Rossana Copez - Il Maestrale.

Secolo XIV. Donna Violante Carroz, catalana, prima feudataria donna -personaggio storico di cui le cronache dicono poco - sbarca in Sardegna, nel golfo luminoso della città bianca: Cagliari. Un velo nero le copre il volto. Le pesa sul cuore un compito sproporzionato e non voluto: governare il feudo di una parte montuosa dell'Isola. È ossessionata e guidata da una traccia onirica: vero racconto parallelo di incubi, visioni, maledizioni, leggende.

"Il gioco del mondo" di Giulio Angioni - Il Maestrale.

Il gioco del mondo è un gioco d'immagini di un mondo, già durato millenni, terminato ieri sera, senza celebrazioni che non siano esequie, o mascherate per turisti. Perché non c'è mai nessuno che sia indegno di memoria. Perché contro i danni del tempo abbiamo solo le furbizie del ricordo. Perché se c'è un uso curativo del ricordo, c'è un uso curativo dell'oblio. Perché un giorno anche di un mondo come questo si vorrà commemorare l'essere esistito.

"La stirpe dei re perduti" di Paola Alcioni - Il Maestrale (Premio Junturas).

Gurtei (Sardegna) 1867: Aleni Ballester è svegliata da una cantilena che parla di tre segreti maledetti. Valencia 1494: Frate Inocencio, in cella, traccia un disegno su una pergamena, e cade in un sonno-sogno profondo. Cagliari 1944: Laura Balistreri, scesa dal treno, sfugge alle SS. Cosa lega questi e altri personaggi? Il mistero di una stirpe maledetta che ha come centro Gurtei, «dove il sonno può mutarsi in sogno, ed il silenzio in ira».

"La cortina di marzapane" di Heman Zed - Il Maestrale.

Trieste, 1973: un bimbo, durante una cena in famiglia, scopre che esiste un posto magico chiamato "Paesi dell'Est". Lì le foto a colori vengono in bianco e nero e c'è una città con un muro gigante di marzapane che si può pasticciare. Ha più senso restare a Ovest? Ormai ragazzo, si accendono entusiasmi e ambizioni. Sullo sfondo della caduta del Muro, un viaggio per le capitali dell'Est porterà a un incontro inatteso e a una drastica scelta di vita.