Breve sintesi storica su San Gavino M.le

Da Il Filo della Memoria 2.0 - Biblioteca Multimediale di San Gavino Monreale (VS).
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  • X°-XI° sec. - In una data a cavallo tra questi due secoli, secondo una tradizione popolare consolidata, sorge il villaggio di S. Gavino dall'unione di tre piccole popolazioni nel sito di Nuratzeddu. E' compreso nel Giudicato d'Arborea, ed essendo ubicato a ridosso del confine con il Giudicato di Cagliari, viene ripetutamente coinvolto in diversi fatti d'arme tra i due stati, e successivamente tra l'Arborea ed i Catalano-Aragonesi.


  • 1388 - E' tra i villaggi firmatari della cosiddetta "Ultima Pax" stipulata tra Eleonora d'Arborea e Giovanni I° d'Aragona.


  • 1410 - Alla caduta del Giudicato arborense entra a far parte, unitamente agli altri centri del Monreale, del demanio della corona d'Aragona. Successivamente è ceduto in feudo, e passa di mano fra diversi signori catalani, dei quali ricordiamo Garcia Ferrerà, Guillerrno Ramon de Spasens, Guillermo Ramon de Montcada, Simone Roig, Pedro do Besalù.


  • 1470-78 - Partecipa con altri villaggi ex-arborensi alla cosiddetta rivolta di Alagon contro il viceré Nicolò Carroz d'Arborea.


  • 1482 - Una commissione arbitrale, nella contesa tra i Besalù ed i Carroz conti di Quirra, lo assegna definitivamente a questi ultimi, ai discendenti e successori dei quali apparterrà fino al riscatto dei feudi nel 1838.


  • 1580 - E' segnalato da uno storico contemporaneo per l'ottima qualità dello zafferano che vi si produce.


  • 1651 - Al termine di una lunga e lenta ripresa demografica, rilevata nei censimenti dei 1483, 1583 e 1627, raggiunse uria popolazione di 3000 abitanti.


  • 1652-54 - Il passaggio di una micidiale epidemia che interessa tutta l'isola riduce la sua popolazione a sole 13 famiglie intiere.


  • 1670 - Forte sviluppo dell'attività ceramica che, unitamente a quelle di Decimo e Oristano, opera nel mercato di Cagliari in concorrenza con il mercato locale.


  • 1680 - L'abitato viene investito da una alluvione che causa gravi danni. E' la prima di cui si abbia notizia ed inaugura una lunga serie durata fino ai primi decenni del nostro secolo.


  • 1728/29 - Una serie di annate di carestia provoca nel corso di alcuni anni la morte per fame di un migliaio di persone.


  • 1770 - Istituzione del Monte Frumentario, con lo scopo di fornire sementi ed attrezzi ai contadini a prezzi calmierati, sottraendoli al controllo degli speculatori e degli usurai.


  • 1800 - Si introducono e si potenziano nuove coltivazioni tra cui il cotone, il finocchi d'anice, il gelso e l'olivo.


  • 1839 - Con l'entrata in funzione della strada nazionale Carlo Felice, S. Gavino viene tagliata fuori dal tracciato della principale via di comunicazione, cui per molti secoli fu collegata.


  • 1863 - Emissione del Regio Decreto che integra burocraticamente il nome del paese, S. Gavino, con Monreale, legalizzando una denominazione che di fatto perdurava almeno dal XVI secolo.


  • 1871 - Si inaugura il tronco ferroviario Villasor - S. Gavino.


  • 1885-90 - Riprende impulso l'attività conciaria ed il commercio delle pelli, anche grazie alla venuta di un gruppo di operatori bosani.


  • 1921 - Inaugurazione della linea automobilistica S. Gavino - Iglesias.


  • 1922 - Viene impiantata illuminazione pubblica a gas.


  • 1924 - Primo impianto elettrico pubblico in piazza Municipio, con prova di illuminazione in alcune strade.


  • 1930 - Sì inizia la costruzione della fonderia del piombo, che entrerà in funzione poco dopo.


  • 1937 - Dopo più di 70 anni di assenza, i Francescani riprendono possesso del convento di S. Lucia.


  • 1938 - Sì istituisce la Scuola di Avviamento Professionale.


  • 1948 - Si da inizio alla costruzione della Scuola Media Vescovile nell'area dell'antico cimitero di S. Gavino.