Cronologia della chiesa di San Gavino

Da Il Filo della Memoria 2.0 - Biblioteca Multimediale di San Gavino Monreale (VS).


  • 300 - Addì 25 ottobre furono martirizzati con la decapitazione in Torres (oggi Portotorres) il soldato Gavino Sebelli di Roma, di servizio in Sardegna, ed i predicatori del Vangelo Proto Vescovo e Gianuario Diacono, ambedue sardi.


  • 600 - San Gregorio Magno nella Epistola VII cap. 9, parla di due monache, Suora Siriga e Suora Gavinia, che si suppone appartenessero ad un monastero benedettino esistente in quei tempi presso questa Chiesa.


  • 950 - Ritrovamento delle Reliquie dei Martiri Gavino, Proto e Gianuario, occultate dai primi cristiani in una caverna della collina di Balài. Rinvenute le Reliquie, il Giudice di Logudoro Gonario e Comita I fa edificare da muratori e scalpellini pisani la Basilica di Portotorres, nella cui cripta fa deporre le sante Reliquie dei tre Martiri.


  • 1050 - Gli stessi muratori pisani si suppone abbiano edificato la chiesetta del Martire Gavino nel colle di Nurazzeddu, che a quel tempo insieme con Ruineddas e Ruinas Mannas formava un centro di abitazione, che più tardi prese il nome di San Gavino, appartenendo alla Diocesi di Terralba (unita a quella di Ales da Papa Giulio II 18 dicembre 1503).


  • 1100 - Altro Convento benedettino maschile sarebbe sorto presso l'attuale chiesa di Santa Lucia, che passò poi ai Francescani Minori Osservanti.


  • 1378 - Mons. Francesco Pasarino (detto anche Vasanella, Pasanellu o Pisanellu) consacrò la chiesa pisana del martire Gavino nel paese di S. Gavino. Ciò si desume dalla iscrizione dipinta in colore rosso nella parete settentrionale del presbiterio di detta chiesa. Chi restaurò e rifece l'iscrizione intorno all'anno 1900, la alterò rendendolo in molti punti incomprensibile. Con la guida dell'Archivio storico Sardo Vol. I pag. 379, suole essere interpretata come qui appresso: " Anno Domine 1378, lunis a dies 25 de Santu Sadurru, fudi custa ecclesia beneditta da Franciscu Vasanellu Episcu de Terralba, cun su curadu Joanni e canonigu Jioanni De Jana Canonigu de Guspini, Perdu Julianu dì Orrù, preidi Mateu Loy e preidi Salvadori collu e preidi Masala de Laconi. In sa ditta die dedechedi custus tres altaris: unu est s'altari de mesu ad onori de Deus e de sa Virgo Maria e de Santu Gavino, Proto e Gianuariu - e Santu Miali in s'altari de destra e Santu Augustinu in s'altari de manca". - (Nota: il 25 ottobre cadeva in lunedì nell'anno 1378, non nel 1388).


  • 1434 - Questa data è impressa nella campana della chiesetta.


  • 1580 - La chiesetta del martire perde la prerogativa di Parrocchia Maggiore, cedendola alla Chiesa di Santa Chiara, edificata intorno a quel tempo. Annesso alla chiesetta antica restò però il cimitero, che fu in efficienza fino all'anno 1921, in cui addì 31 luglio fu benedetto in Camposanto di Via Sanluri.


  • 1720 - Il Rettore Francesco Porcella, rafforzando i muri con una nuova costruzione interna, fece fabbricare la volta solida, come aveva fatto nei nuovi Cappelloni da lui innalzati nella chiesa di Santa Chiara. E alle tre navate della chiesetta del martire Gavino sostituì la navata unica, sopprimendo gli altari di S. Michele e S. Agostino che erano in capo alle due navate laterali scomparse.


  • 1949 - Costruzione del Monastero "Cenacolo Cuore Addolorato ed Immacolato di Maria"


  • 1956 - Restauro della monumentale chiesetta, con rinnovo del tetto e con nuova pavimentazione in marmo a cura della Sovraintedenza ai Monumenti per insistenza richiesta di S. Ecc. Mons. Tedde. Nuovo Altare di marmo consacrato da S. Ecc. Mons. Tedde il 26 marzo 1956.


  • 1960 - Con 29 settembre la chiesa di S. Gavino ripristina le sue antiche tradizioni di chiesa monastica, con Cappellano e ufficiatura quotidiana a cura delle Suore del "Cenacolo Cuore Addolorato ed Immacolato di Maria", e a maggiore utilità e spirituale vantaggio della popolazione.