Il calendario congiura contro il Montevecchio

Da Il Filo della Memoria 2.0 - Biblioteca Multimediale di San Gavino Monreale (VS).

Il calendario congiura contro il Montevecchio

Questa volta il calendario non è amico del Montevecchio; la squadra di Ricci, sca­valcata dalla conterranea for­mazione di Iglesias domenica scorsa, avrebbe oggi potuto comodamente insediarsi a sua volta al primo posto, davanti ai rossoblù, se il calendario non l'avesse chiamata ad una difficile prestazione sul terre­no tiburtino. Il Montevecchjo dovrebbe schierarsi al completo; i sardi hanno gran voglia di rifarsi dello smacco casalingo subito ad opera dei « cugini » di San Gavino; hanno il grande van­taggio, di giuocare sulle ali di un entusiasmo derivato dalle prestazioni positive finora of­ferte , malgrado alla vigilia non godessero di grandi fa­vori. La squadra azzurra ha pos­sibilità di riuscire nell'impre­sa: la sua difesa è collaudata, i laterali efficienti, la prima linea composta da elementi tecnicamente dotati, seppure troppo indulgenti al desiderio di giocherellare eccessivamen­te con la palla fra i piedi. Il Montevecchio oggi dovrà giuo­care con rapidità, precisione e, soprattutto, con gli occhi a-perii: fuori casa i pericoli di un risultato negativo sono per lo meno raddoppiati. Il Tivoli dovrà sostenere il grande collaudo: squadra di testa o destinata a confonder­si nella mediocrità? I tiburtini iniziarono il cam­pionato con una gara generosamente disputata e vinta in virtù della tenacia con la qua­le i giuocatori avevano tenuto Il campo; la domenica succes­siva la vittoria fu conseguita sul Poligrafico piuttosto sten­tatamente; quindi vennero le sconfitte sul campo della Sogene e del Formia, con le pa­rentesi del pareggio casalingo con l'Albastrastevere e del riposo. La squadra di Gemma ha una base di gioco organico, presenta un sestetto arrestato dalle buone capacità, una pri­ma linea in maggior parte co­stituita da giovani dalla ine­sauribile vena. E' provato, quando diciamo, dalle prestazioni dei tiburtini: essi a Formia, tanto per non allontanarci troppo nei tempo, hanno favorevolmente impres­sionato anche il più acceso pa­ladino azzurro, uscendo imme­ritatamente sconfitti dal terre... Questa volta il calendario non è amico del Montevecchio; la squadra di Ricci, sca­valcata dalla conterranea for­mazione di Iglesias domenica scorsa, avrebbe oggi potuto comodamente insediarsi a sua volta al primo posto, davanti ai rossoblù, se il calendario non l'avesse chiamata ad una difficile prestazione sul terre­no tiburtino. Il Montevecchjo dovrebbe schierarsi al completo; i sardi hanno gran voglia di rifarsi dello smacco casalingo subito ad opera dei « cugini » di San Gavino; hanno il grande van­taggio, di giuocare sulle ali di un entusiasmo derivato dalle prestazioni positive finora of­ferte , malgrado alla vigilia non godessero di grandi fa­vori. La squadra azzurra ha pos­sibilità di riuscire nell'impre­sa: la sua difesa è collaudata, i laterali efficienti, la prima linea composta da elementi tecnicamente dotati, seppure troppo indulgenti al desiderio di giocherellare eccessivamen­te con la palla fra i piedi. Il Montevecchio oggi dovrà giuo­care con rapidità, precisione e, soprattutto, con gli occhi a-perii: fuori casa i pericoli di un risultato negativo sono per lo meno raddoppiati. Il Tivoli dovrà sostenere il grande collaudo: squadra di testa o destinata a confonder­si nella mediocrità? I tiburtini iniziarono il cam­pionato con una gara generosamente disputata e vinta in virtù della tenacia con la qua­le i giuocatori avevano tenuto Il campo; la domenica succes­siva la vittoria fu conseguita sul Poligrafico piuttosto sten­tatamente; quindi vennero le sconfitte sul campo della Sogene e del Formia, con le pa­rentesi del pareggio casalingo con l'Albastrastevere e del riposo. La squadra di Gemma ha una base di gioco organico, presenta un sestetto arrestato dalle buone capacità, una pri­ma linea in maggior parte co­stituita da giovani dalla ine­sauribile vena. E' provato, quando diciamo, dalle prestazioni dei tiburtini: essi a Formia, tanto per non allontanarci troppo nei tempo, hanno favorevolmente impres­sionato anche il più acceso pa­ladino azzurro, uscendo imme­ritatamente sconfitti dal terreno della squadra tirrenica. E' fin troppo chiaro che tali affanni sono l'eredità di un sfortunato campionato di serie C; oggi i dirigenti sono un po amareggiati, presi dallo sconforto di passivi destinati ad essere privatamente colmati; il pubblico , che mai si adattò a quel campionato del quale la sua squadra non rappresentava la schietta eletta, è oggi ancora di quella idea. E' forse colpa degli attuali giuocatore che senza un sostegno morale, spendono su ogni campo le migliori energie? E' colpa di Giannilli, Di Napoli, Cerroni, Passini, Carlucci, Caristi e compagni se oggi la società non ha ancora risolto il <<caso Mariani>>? Il centro sostegno è un giuocatore di delicata importanza per la squadra amaranto: la sistemazione di Mariani consitirebbe a Caristi, che oggi fa il possibile e l'impossibile per tenere un ruolo non suo, di portarsi più avanti, a late­rale, oppure a terzino d'ala con immaginabile beneficio per tutta la inquadratura. Fondana e Civitavecchia par­tirono senza grandi pretese, celando appena i rispettivi ac­ciacchi che, alla fin fine, re­cavano lo stesso nome: attac­co. I nerazzurri sono stati più sbrigativi nel sistemare il re­parto di punta: essi si sono giovati della buona vena d> Massi, La Rosa, Sportiello, Ma liandri, Rocchi, tutta gente dai rendimento saltuario ma sem­pre in grado di farsi rispet­tare. Il Civitavecchia, al pari dei suoi odierni rivali, gode piena salute in difesa: l'anzia­no Malinconici, un giuocatore in gambissima, è l'alfiere di una squadra modello. La Fondana non nasconde oggi qualche ambizione: la squadra cammina, si afferma in trasferta: a Fondi sembra tornata l'euforia dei tempi di maggior gloria. Il Chinotto Neri ospiterà la Sogene, una delle più organiz­zate inquadrature della Capi­tale. I bianco azzurri non mo­strano lacune nel loro schiera­mento, hanno buone possibili­tà di finire ai primi posti del­la graduatoria-La formazione gialloverde cosa opporrà, ancora una ine­dita compagine oppure insiste­rà sugli undici di Civitavec­chia? E' un brutto momento questo, per i ragazzi del comm. Neri; è un brutto momento specialmente in considerazio­ne dei rosei sogni della vigi­lia. E' il morale dei giuocatori che deve essere curato, non trascurando naturalmente i problemi tecnici e soprattutto tattici della squadra. Vincere oggi contro la Sogene è una necessità inderogabile: una nuova battuta d'arresto confi­nerebbe definitivamente i gial-loverdi in una posizione di scarsa luce. Contro un San Lorenzo, più che mai deciso a restare fra le principali protagoniste, del torneo, sarà oggi di turno il Formia. Gli azzurri non han­no ancora risolto tutti i pro­blemi inerenti l'assetto e l'im­postazione del giuoco della lo­ro formazione. Contro il San Lorenzo sono destinate a nau­fragare le squadre che si af­fidano all'improvvisazione, al­l'estro di alcuni elementi, al­la giornata di vena di questo o quell'attaccante. I giallorossi, giuocatori dal senso agoni­stico non comune, giuocano con lo stesso ritmo dal primo all'ultimo minuto, non perdo­nano distrazioni, non rispar­miarne il minimo sacrificio. Sorretti da un pubblico gene­roso, essi sono soliti conqui­stare di slancio le loro più bel­le vittorie: forse il compito del Formia è più arduo di quanta possa sembrare. L'Artiglio, dopo l'insuccesso di domenica scorsa, si reca sul campo dell'Almas che un suo attaccante, Guardigli, conosce molto bene. Attenzione Almas a questo... « ex », potrebbe tro­vare oggi la giornata da lun­go inseguita. E' questo uno dei motivi più interessanti della contesa; tuttavia l'Artiglio ri­chiama con il suo attacco im­perdonabile, anche se, sette giorni orsono, Orsini, [?] e Guardigli (che restano sempre le punte di diamante dei nerazzurri) abbiano sciu­pato occasioni rarissime. L'Almas non ha più da es­sere allegra, non può più at­tardarsi: essa, ...ciclisticamen­te parlando, deve cercar di af­ferrare la ruota di chi la su­pera, deve evitare l'isolamen­to, scongiurare una « cotta ». I bianco verdi dovrebbero ritrovare l'andatura delle pri­me giornate: hanno giovani nelle loro file ed è per tale ragione che la formazione a volte ingenuamente perde del­le battute preziose: con mag­gior volontà l'Almas può risa­lire. Tecnicamente l'Artiglio è favorito: non trascuriamo pe­rò il fattore campo che, nel caso dell'Almas, è particolar­mente degno di attenzione. Altra squadra che da oggi deve procedere cauta è la Ro­mana Gas: gli aziendali han­no domenica commesso gravi leggerezze, particolarmente Trombetta e Ruzzetti. Per i rossoblù inizia il periodo pio difficile. Le Fiamme Azzurre costituiscono un ostacolo arduo per la squadra di Benedetti: Provenzali e compagni hanno gran desiderio di tornare alle gare con un successo chiaro. Non dovrebbero tradirsi.